Momento delicato per i gialloblù che dopo il ko in Champions perdono anche il primato in Superlega. Nel big match contro la Lube non basta la spinta del PalaPanini per conquistare una vittoria

Il primo momento difficile in due stagioni costellate di vittorie. La Dhl Modena deve fare i conti con lo spauracchio numero uno dall’inizio della stagione, che non è rappresentato dagli avversari sul campo, bensì dalla fatica e dal logorio di un calendario che in questa fase della stagione sta mettendo i gialloblù di fronte alle più grandi difficoltà possibili. Dopo il ko di Ankara che ha complicato il cammino in Champions League, i ragazzi di coach Lorenzetti devono anche abbandonare la vetta della Superlega in favore di una Lube Civitanova arrivata con grande carica al PalaPanini e brava ad approfittare degli eventi che hanno privato Modena di un punto di riferimento come Nemanja Petric dopo la vittoria di Milano in Coppa Italia. La formazione marchigiana, imbottita a sua volta di campioni, ha violato il PalaPanini al termine di una partita combattuta, in cui i gialloblù hanno saputo lottare e crescere dopo un primo set difficile, sfiorando l’impresa di portare il match al tie-break dopo che nel quarto set Civitanova si era ritrovata avanti 23-17 e aveva sprecato cinque delle sei lunghezze di vantaggio. Un Bruninho a corrente alternata e un Ngapeth che solo dal terzo set riesce ad arrivare sui suoi standard di gioco in fase offensiva sono forse i maggiori indicatori delle difficoltà della squadra che fatica ad incidere anche nel fondamentale di muro, pane quotidiano per due centrali come Piano e Lucas che, però, alla fine chiudono con un solo vincente a testa. A questo punto, dunque, la classifica dice che i gialloblù scendono al secondo posto, a tre lunghezze di distanza proprio da Civitanova e con tre di vantaggio su Trento in vista di un turno infrasettimanale sul campo di Perugia, quarta forza del campionato, da affrontare ancora una volta lontano dalla miglior condizione atletica e mentale. A complicare le cose, infatti, sarà il viaggio in Francia di Ngapeth, che quest’oggi sarà chiamato in tribunale per il processo relativo alla presunta aggressione di un controllore ferroviario avvenuta la scorsa estate.