Un pezzo di salvezza i canarini se lo giocano sabato prossimo in casa del Lanciano: una vera sfida diretta per rimanere in serie B. E la squadra dev’essere più forte delle tante difficoltà e dei tanti infortuni di questi ultimi tempi

Che sia un anno storto, per il Modena, è lampante, sotto gli occhi di tutti: per fortuna ci sono ancora il tempo e la possibilità per raddrizzarlo. Contro i pali, le traverse, i palloni salvati e i tanti infortuni (Daniele Galloppa e Simone Bentivoglio, gli ultimi in ordine di tempo) che continuano a colpire i gialli, beh, su quello forse c’è poco da fare, se non incrociare le dita, ma sulle amnesie difensive e la penuria di gol fatti in relazione alle tante occasione create, su questo Crespo ci sta lavorando, e qualche risultato si è già visto (soprattutto in difesa). E’ una stagione storta, ma che si può ancora raddrizzare: a patto di cominciare a darsi una mossa, iniziando proprio dalla trasferta di sabato prossimo a Lanciano, autentica sfida-verità nella corsa alla salvezza. Nel Modena, è previsto il ritorno dal primo minuto di Pablo Granoche in attacco e il debutto dall’inizio di Luca Crecco sulla corsia sinistra del centrocampo, mentre ci sarà ballottaggio fino all’ultimo – crediamo – per il ruolo di esterno destro d’attacco (Nardini o Camara?) e addirittura per il portiere (Manfredini o Provedel?). Dall’altra parte, c’è un Lanciano rilanciato alla grande dalla vittoria clamorosa di Vicenza, guidato da Di Francesco, figlio dell’allenatore del Sassuolo, e dall’ex Nicola Ferrari, con un nuovo tecnico fatto in casa, Maragliulo, e con una batteria di nuovi giocatori presi a gennaio (il portiere Cragno, Rocca, Giandonato e l’ambitissimo Bonazzoli, peraltro in panchina a Vicenza) che hanno fatto fare un cospicuo salto di qualità alla compagine abruzzese, che altrimenti sembrava una delle più serie candidate a finire in Lega Pro. E invece, ora, con un solo punto in più, il Modena deve tenere gli occhi aperti. E persino un pareggino, potrebbe essere poca roba.