In 5 gare giocate senza di lui i neroverdi hanno conquistato soltanto due punti: il centrocampista è pronto al rientro dopo l’infortunio alla coscia e la squadra si aggrappa a lui per provare ad uscire dalla crisi

Il Sassuolo è pronto a riabbracciare Simone Missiroli e si aggrappa proprio a lui per cercare di uscire dalla crisi. Dall’inizio del nuovo anno i neroverdi hanno conquistato appena una vittoria in 7 gare, il successo in extremis a San Siro con l’Inter, e in casa non vincono addirittura dal derby con il Carpi di inizio novembre. Ma è proprio dal giorno in cui la mezzala reggina si è infortunata che le sconfitte sono raddoppiate e le difficoltà del Sassuolo si sono accentuate: era l’anticipo del San Paolo con il Napoli e Missiroli era costretto ad uscire dopo pochi minuti di gioco per colpa di uno stiramento alla coscia che lo avrebbe poi costretto a saltare 5 gare, nelle quali i neroverdi hanno ottenuto appena due pareggi e ben 3 sconfitte, le stesse rimediate in un intero girone da agosto ad inizio gennaio. I numeri spiegano meglio di ogni altra cosa quanto il ‘Missile’ sia una pedina ormai imprescindibile nello scacchiere tattico di Eusebio Di Francesco, un elemento talmente in grado di fare la differenza da essere finito anche nei radar del ct azzurro Antonio Conte in vista del prossimo campionato europeo: con lui in campo il Sassuolo viaggia ad una media di 1,76 punti a gara, un ritmo da zona Europa, ben diverso è invece il rendimento della squadra in sua assenza, che si trasforma in un passo quasi da retrocessione con 0,5 punti a gara. Se c’è Missiroli il Sassuolo vale il triplo, sembrano dire le statistiche. Forse non sarà così, ma di sicuro è evidente quanto sia importante per i neroverdi ritrovare il proprio faro di centrocampo, soprattutto in un momento delicato come quello attuale. Domenica, contro il Palermo, arriverà una nuova risposta.