Ad oggi sono 31 i giocatori a disposizione, solo dopo le prime uscite la società si concentrerà sugli acquisti, in particolare per rinforzare l’attacco. Già ufficiale l’addio del centrocampista

31 giocatori in rosa sono troppi, nel mercato dovremo prima pensare a sfoltire, poi dovremo essere acuti a trovare i rinforzi giusti. Così parlava Hernan Crespo poco più di una settimana fa, alla vigilia della vittoria pesantissima contro il Novara, dimostrando di aver già individuato con la società la linea da seguire nella sessione invernale del mercato che proprio oggi si è aperta. Quel “siamo in tanti” ripetuto a più riprese dal tecnico argentino lasciava già intendere ciò che accadrà in questa prima fase di trattative, con il Modena impegnato a sfoltire la rosa non solo per liberare le caselle necessarie per piazzare i nuovi acquisti. Non è un caso, dunque, se negli ultimi giorni radiomercato ha riportato più nomi di giocatori con le valigie in mano che di possibili rinforzi, anche perché i principali interventi andranno fatti in attacco e ormai tutti sanno quanto il mercato degli attaccanti vada sempre per le lunghe, in particolare nella finestra cosiddetta di riparazione. A lasciare la maglia gialloblù saranno non solo alcuni giovani finiti ai margini del progetto Crespo, vedi Vestenicky, ma anche due giocatori di esperienza come Luca Nizzetto e Davide Zoboli: l’ex capitano, messo fuori rosa ad agosto, per un attimo è sembrato vicino al reintegro in squadra proprio all’inizio del nuovo anno, invece saluterà definitivamente Modena dopo la decisione di svecchiare la rosa, oltre che ridurla. L’addio dell’esterno veronese, invece, è già ufficiale: torna a Trapani a titolo definitivo dopo aver rifiutato il rinnovo di contratto che il Modena gli aveva proposto. In entrata le piste sin qui sondate portano al cesenate Succi e al bolognese Acquafresca per l’attacco, ma si tratta dei primi abboccamenti. Molto dipenderà anche da quanto accadrà con Cionek, che sarà ceduto soltanto di fronte ad un’offerta giudicata soddisfacente dalla società: se così fosse, nelle casse del Modena finirebbero soldi freschi da reinvestire in un attaccante e le prospettive cambierebbero non di poco, dando a Caliendo e al ds Taibi più margine di manovra.