I neroverdi non vanno oltre l’1-1 a Verona contro l’ultima della classe e perde il sesto posto. Gara con diversi rimpianti per i ragazzi di mister Di Francesco, passati in vantaggio con Floccari e poi puniti dall’eterno Luca Toni

Il Bentegodi di Verona si conferma stadio stregato, o quasi, per il Sassuolo, che non a caso nella tana dell’Hellas ha vinto una sola volte, nel 2008, quando si giocava a porte chiuse. Contro il fanalino di coda del campionato i neroverdi non sono riusciti ad andare oltre il pareggio, ma per come si era messa la gara i rimpianti sono davvero tanti. Di fronte a a sé il Sassuolo trovava un Verona ancora alla ricerca del primo successo in campionato dopo la bellezza di 16 giornate, motivo in più per provare a sfatare il tabù del Bentegodi con più di un semplice pareggio anche senza pezzi da novanta come Berardi, Magnanelli e Defrel.

Missione compiuta a metà, dunque, e neroverdi raggiunti in classifica dall’Empoli a quota 27 punti ma scavalcati al sesto posto dal Milan, seppure con una gara da recuperare rispetto alle dirette concorrenti nella lotta all’Europa. Nel primo tempo, per più di mezzora, in campo si è vista solo la formazione di Di Francesco, che per tre volte ha solo sfiorato il bersaglio con Floccari, Laribi e Politano e poi, al 35′, è passato in vantaggio grazie alla terza rete consecutiva di Floccari: l’attaccante calabrese è andato a segno con una splendida girata area su cross di Vrsaljko, una combinazione micidiale che aveva già dato i suoi frutti sia contro la Fiorentina che a Genova con la Samp. Il vantaggio è durato appena 4 minuti, perché al 39′ l’eterno Luca Toni ha immediatamente riportato in parità il Verona: l’attaccante di Stella di Serramazzoni si è infilato tra Cannavaro e Vrsaljko su un cross dalla destra di Wszolek e a tu per tu con Consigli non ha mancato il bersaglio, confermandosi autentico salvatore della sua squadra.

Nelle prime fasi della ripresa il copione non è cambiato, con il Sassuolo proiettato in avanti per riconquistare il vantaggio e un Verona tutto cuore e poche idee a difendersi per poi tentare il disperato assalto finale. L’occasione più pericolosa è stata creata da Politano, che ha colpito un clamoroso palo a Gollini battuto, poi l’Hellas ha provato a rialzare la testa quando Delneri ha inserito Pazzini, ma Consigli si è fatto trovare pronto sulla girata del bomber ex Inter e Milan. Un’altra occasionissima per parte nel finale, quando Sala ha salvato sulla linea un gol praticamente fatto di Floro Flores prima che Bianchetti, nell’area neroverde, sciupasse la possibilità di regalare la prima vittoria al Verona.