Prima vittoria esterna della storia in serie A , rimontato un Genoa ridotto in dieci uomini dopo appena 6 minuti per la follia di Pavoletti

Il Carpi chiude il cerchio. Da Marassi, dove aveva debuttato tre mesi fa in A con una sonora lezione, a Marassi, dove ieri ha conquistato la prima vittoria esterna della sua storia in A, quella che può rilanciare le ambizioni da salvezza della squadra biancorossa. Genoa-Carpi è un copione scritto da Hitchcock, che regala il rosso a Pavoletti dopo appena sei minuti per un pugno a Gagliolo. L’inferiorità numerica però esalta il Genoa, che passa due minuti dopo con il diagonale di Figueiras. Sembra il solito copione di un Carpi autolesionista e invece la squadra di Castori ritrova quello spirito garibaldino che le ha permesso di dominare l’ultima serie B. Le avvisaglie arrivano già nel primo tempo. Prima Matos cicca da due passi un cross di Pasciuti e poi Martinho, di nuovo titolare a sorpresa qualche giorno dopo il battibecco col preparatore Perrone, spara su Perin da due passi dopo la sponda di Mbakogu, con Zaccardo che poi manda fuori il tap in.

Nella ripresa gli ingressi di Di Gaudio e Borriello cambiano la gara. Proprio Totò scappa via centralmente e serve a Borriello la palla del pari. L’attaccante napoletano, più volte vicino al 2-1, chiude i conti aprendo per Zaccardo che infila Perin per il gol-partita. Belec nel finale blinda i tre unti esaltandosi su Rincon, rendendo ancora più esaltante una vittoria storica, la prima in A anche per mister Castori.