I biancorossi tornano dove tre mesi fa hanno cominciato la loro avventura in serie A. E in casa il Genoa ha conquistato 13 dei suoi 16 punti: solo la Juve ha sbancato il Ferraris

Da Marassi a Marassi. In mezzo tre mesi di sofferenza per il Carpi, che domenica torna nello stadio dove è cominciata la prima storica avventura in serie A. Quel 5-2 subito dalla Samp il 23 agosto aveva dato già un assaggio di quello che avrebbe atteso i ragazzi di Castori. Domenica cambia l’avversario, il Genoa, ma non il coefficiente di difficoltà della terza gara del Castori-bis. I rossoblù di Gasperini infatti hanno costruito in casa quasi tutta la loro classifica. Come il Carpi, anche il Grifone lontano da Genova è ancora a secco di vittorie, avendo colto appena 3 pareggi in 7 trasferte.

Nel suo fortino invece il Genoa si esalta. Solo la Juve è riuscita a violare Marassi, sfruttando al massimo la superiorità numerica dopo il rosso a Izzo. Anche il Napoli ha faticato a portare a casa lo 0-0, mentre le altri rivali passate dal Ferraris sono tutte cadute: 2-0 il Verona, 1-0 il Milan, 3-2 il Chievo e da ultimo 2-1 il Sassuolo. Il 3-4-3 genoano in casa si trasforma, spinto dal calore della Gradinata Nord. Gasperini contro il Carpi dovrà fare a meno di Perotti, espulso domenica, ma potrebbe rilanciare Pandev nel tridente con gli intoccabili Lazovic e Pavoletti.

Difficilmente invece ci sarà l’ex di turno Marco Borriello, che col Genoa ha giocato in 3 stagioni distinte segnando 31 reti in 71 gare. L’attaccante napoletano si allena ancora a parte e al massimo potrebbe essere recuperato per la panchina. Davanti nel 4-4-1-1 spazio ancora a Mbakogu, con la possibilità di vedere Matos alle sue spalle. In forte dubbio anche Bianco, fermo da inizio settimana, in questo caso sarebbe Lollo ad abbassarsi al fianco di Marrone. Castori ha lavorato anche sull’ipotesi della difesa a cinque, per contenere i due esterni rossoblù Figueiras e Laxalt, le armi tattiche più importanti che Gasperini ha a disposizione per far valere l’effetto-Marassi.