Nona sconfitta stagionale per i biancorossi, che contro il Chievo pagano a caro prezzo un primo tempo scellerato. Inutile la reazione della ripresa, la zona salvezza ora è a 7 punti

Due Carpi distanti anni luce uno dall’altro. Scellerato, a tratti arrendevole, quello del primo tempo. Arrembante e sfortunato quello della ripresa. E’ questa la fotografia della nona sconfitta stagionale dei biancorossi, che si piegano anche di fronte al Chievo e restano sempre più ultimi assieme al Verona. Era la gara da vincere a tutti i costi e invece ora la zona salvezza si è allontanata ancora, con il Bologna distante 7 punti. I veneti passano 2-1 sfruttando i gol dell’ex di turno Inglese e di Meggiorini arrivati nel primo quarto d’ora. Un avvio shock che la squadra di Castori paga a caro prezzo.

Priva di Borriello, costretto alla tribuna da un problema intestinale nel riscaldamento, la truppa di Castori va sotto al primo affondo, con Inglese che svetta su Gabriel Silva incornando la punizione di Birsa. Il 2-0 è un’azione in linea da manuale: Inglese libera Meggiorini, abile a freddare Belec dopo essere stato tenuto in gioco dallo stesso Gabriel Silva. Il Carpi è in bambola, potrebbe subire la terza rete se un ripiegamento di Zaccardo e una parata di Belec su Cesar non lo salvassero dal naufragio. Solo al 30′ arriva una reazione, ma Mbakogu – tornato titolare dopo 2 mesi – spedisce fuori dal dischetto l’invito di Letizia.

Sommerso dai fischi dei suoi tifosi all’intervallo, il Carpi della ripresa è una squadra trasformata, anche per l’ingresso di Di Gaudio. L’autogol di Gamberini, dopo un tiro cross di Letizia che si stampa sul palo, riapre il match dopo un quarto d’ora e l’inizia l’assedio biancorosso, generoso quanto sterile. Mbakogu sfiora solo il palo di testa in tuffo, poi Bizzarri fa buona guardia sullo stesso nigeriano e su Gabriel Silva nel finale. Il Chievo fa festa al fischio finale, per il Carpi la strada verso la salvezza è sempre più in salita.