Ritorno in campo da dimenticare per i neroverdi dopo la sosta della serie A, sconfitti dal gol di Pavoletti appena un minuto dopo che Acerbi aveva trovato il pareggio

Una sconfitta che non cambia la classifica, ma dai risvolti sicuramente fastidiosi per come è maturata. Lo stadio Ferraris di Genova resta stregato quando il Sassuolo va a fare visita al Genoa, confermandosi un autentico tabù in netto contrasto con quanto invece dice la storia dei confronti con l’altra squadra di casa a Marassi, la Sampdoria, contro la quale arrivò la prima, storica vittoria in trasferta dei neroverdi in serie A. Nessuna vittoria in tre gare giocate a Genova contro i rossoblù, in gare dall’esito davvero beffardo negli ultimi due precedenti: dopo aver assaporato il profumo della vittoria nella passata stagione, subendo il gol del pareggio su rigore all’ultimo minuto, ieri in zona Cesarini si è ripetuta la beffa, ma in proporzioni ancor più macroscopiche.

Il Sassuolo era stato infatti in grado di pareggiare il gol subito da Rincon al 51′, il primo in Europa e il secondo in carriera del centrocampista venezualano dal 2006 ad oggi, grazie alla prima rete stagionale di Francesco Acerbi, già a segno nella passata stagione a Marassi contro la Sampdoria. Il centrale difensivo neroverde aveva trovato la zampata vincente al minuto 94, sugli sviluppi di un calcio d’angolo nel quale anche Consigli si era portato nell’area di rigore avversaria, ma tutto è stato vanificato dalla follia materializzatasi un minuto più tardi. A tempo scaduto, infatti, su un lancio lungo in area effettuato da Cissokho che ha scavalcato l’intera difesa neroverde, Pavoletti ha saltato indisturbato e di testa è andato ad insaccare il gol vittoria che ha fatto scoppiare l’esultanza sfrenata ed eccessiva non solo del pubblico di casa ma degli stessi giocatori rossoblù, Perin e Dzemaili su tutti. Un gol dell’ex per sancire la terza sconfitta stagionale di un Sassuolo che, comunque, resta al quinto posto, alla vigilia di un difficilissimo turno casalingo con la Fiorentina in programma lunedì prossimo al Mapei Stadium. Nella giornata nera del Sassuolo a Marassi non c’è purtroppo solo una sconfitta dal sapore molto amaro, perché la follia dei neroverdi nei minuti finali era stata anticipata da quella di Domenico Berardi al 41′ del primo tempo: il talento del Sassuolo ci è ricascato, facendosi espellere per un calcetto più stupido che violento in un contrasto con Ansaldi, situazione che ha poi portato al contemporaneo rosso del genoano Perotti per un tentativo di testata proprio a Berardi.

L’attaccante calabrese rischia una squalifica di 3 giornate e macchia nuovamente il proprio curriculum, alimentando nuovamente dubbi sul suo conto. Le statistiche lo inchiodano: nelle ultime 3 stagioni è proprio lui il giocatore più sanzionato della serie A, con 27 ammonizioni e 3 espulsioni, per un totale di 14 giornate già saltate per squalifica. “Parlerò a quattr’occhi con lui”, ha dichiarato mister Di Francesco al termine della gara, nella speranza che questa possa essere davvero l’ultima volta.