La squadra gialloblù si deve sudare i suoi gol, segnati quasi tutti su azione, poi invece fa regali agli avversari

Niente di nuovo sotto il sole per il Modena. La partita di Trapani non ha aggiunto nulla a quello che già si sapeva sulla squadra gialloblù, ma ha solo confermato i suoi pregi e i suoi difetti. Purtroppo più numerosi i secondi che i primi, per la verità. Rispetto alle prime partite, è un po’ peggiorata la qualità del gioco, sono diminuite le occasioni da gol e sono aumentati gli errori della fase difensiva, sia dei singoli che del reparto. Nel gioco del calcio in ogni gol c’è sempre una percentuale di bravura della squadra che lo segna e una percentuale di errore di quella che lo subisce.

Tra i 18 gol al passivo del Modena, forse solo in due (Livorno e Latina) l’abilità degli avversari è stata percentualmente superiore alla carenza difensiva dei gialloblù. Tutti gli altri sono nati o da rigori frutto solo di pura sbadataggine (Vicenza, Brescia, Spezia) o da evidentissimi e spesso gravi errori (Avellino, Cesena, Latina, Ascoli, il primo di Livorno, Como, Cagliari, Trapani). Insomma, nessun gol subìto per irresistibile bravura corale o singola degli avversari. Tutto ciò, mentre il Modena i gol segnati se li è invece dovuti sudare quasi tutti e ha ricevuto regali, sotto forma di due falli da rigore, solo dall’Ascoli. Tutte le altre reti all’attivo, unica eccezione quella di Cagliari su corner, sono arrivate come logiche conclusioni di altrettante belle azioni. Fermo restando che non si può far gol sempre e solo su azione, questa statistica finisce per dare ragione alla filosofia calcistica di Crespo, ma conferma anche come i gialli debbano sempre fare fatica doppia, o tripla, rispetto agli avversari, per centrare un risultato positivo. Insomma, per ora questi sono i limiti della squadra, in attesa dei rientri e della crescita di condizione di tutti, oltre che del mercato di gennaio.