Castori prepara il rilancio di Mbakogu al centro dell’attacco per la delicata sfida salvezza coi veronesi, che come il Carpi nell’ultimo mese hanno conquistato un solo punto

Dalla sosta di ottobre alla sosta di novembre. In mezzo 5 gare che dicono come Carpi-Chievo sia la sfida fra chi ha vissuto l’ultimo mese con maggiori difficoltà in serie A. Oggi sono 7 i punti che dividono biancorossi e veronesi alla vigilia dello scontro diretto di domenica. Erano gli stessi di un mese fa, quando dopo la vittoria sul Torino il Carpi saliva a quota 5 e i gialloblù di Maran erano già a 12 dopo l’1-1 nel derby con l’Hellas. Da allora però le due squadre si sono inceppate: un solo punto conquistato nelle successive 5 gare, fino alla sosta di settimana scorsa. Nella classifica di questo ultimo mese di campionato sarebbero ultime a braccetto, precedute in zona retrocessione dal Verona che di punti ne ha conquistati appena 2 e dalla sorprendente Lazio, che a parte il successo sul Torino ha conosciuto solo sconfitte. Appena meglio hanno fatto Samp, Udinese e Torino che di punti ne hanno conquistati 5, mentre le dirette rivali salvezza hanno cambiato marcia: 7 punti per Empoli, Palermo e Frosinone, addirittura 9 per il Bologna ex ultimo della classe. Per questo il match di domenica al Braglia assume un valore ancora più alto, perché chi dovesse uscire sconfitto avrebbe la conferma di un momento davvero nero.

Castori sta preparando la gara con grande intensità e ha in testa l’idea sempre più radicata di lanciare Mbakogu al centro dell’attacco. Borriello, infatti, si è allenato a singhiozzo e dovrebbe sedersi in panchina. Un 4-4-1-1 che in fase di possesso palla si trasformerebbe in 4-3-3 grazie all’avanzamento di Matos e Di Gaudio, favoriti su Pasciuti, al fianco del nigeriano.