L’amministrazione guidata dal sindaco Palazzi chiederà di potersi costituire parte civile in aula. Intanto parteciperà all’incidente probatorio. Gli accertamenti ordinati dal Tribunale inizieranno il 15 dicembre

Il Comune di Finale Emilia chiederà di costituirsi parte civile in aula nell’eventuale processo sul cemento depotenziato. Lo ha annunciato il sindaco Sandro Palazzi, spiegando che il municipio della Bassa si sente «parte offesa» e così ha deciso di intervenire nel procedimento penale promosso dalla Procura incentrato sulla costruzione delle scuole medie “Cesare Frassoni”, che rimarranno chiuse almeno fino all’inizio dell’anno prossimo. E’ stato quindi incaricato un avvocato e allo stesso tempo è stato nominato un consulente tecnico che parteciperà all’incidente probatorio fissato dal giudice nei giorni scorsi.

Il gip in particolare ha chiamato in causa come perito il professor Mario De Stefano, che comincerà le sue indagini il 15 dicembre e sulle quali dovrà poi relazionare nell’udienza in aula per il 31 marzo. E’ in quell’occasione che si deciderà il futuro dell’istituto scolastico, realizzato con diverse donazioni private post-sisma e inaugurato con una cerimonia off-limits e sotto il controllo della polizia che piantonava gli ingressi. Nel frattempo all’incidente probatorio parteciperanno i consulenti delle parti in causa, dall’accusa alla difesa passando appunto per le parti civili come il Comune finalese.