Il luogo dove sono stati ripresi i maltrattamenti alla scuola Mariele Ventre di Pavullo è destinato a subire radicali cambiamenti il prossimo anno. Ne ha parlato ieri sera la preside insieme ai genitori

Alla Mariele Ventre non succederà più di trovare 80 bambini insieme in unico dormitorio difficile da gestire. E’ quanto ha assicurato ieri sera la direttrice didattica Tiziana Biondi incontrando insieme ai funzionari del Comune i genitori di Pavullo che hanno i propri figli in uscita dai nido e che quindi entro il 22 febbraio dovranno decidere se fare loro frequentare o meno la scuola dell’infanzia. Alla luce dei maltrattamenti che hanno portato all’arresto della maestra Manuela Giacomozzi, il luogo dove sono stati ripresi gli episodi non potrà più essere quello che era, con una concentrazione di bimbi troppo problematica. Due le misure allo studio: la prima è di riattivare i dormitori delle due sezioni più grandi della scuola, togliendo già un certo numero di bimbi. La seconda è di trasformare il salone tramite l’impiego di pareti di cartongesso, per creare ambienti più contenuti dove è più facile tenere a bada i piccoli. Su richiesta dei genitori è stato deciso anche di istituire, a partire dal prossimo anno, degli open day in cui visitare questa e le altre scuole d’infanzia prima delle iscrizioni. Per aiutare a ricostruire un clima di fiducia, le famiglie hanno chiesto anche l’introduzione di una figura comunale che faccia un po’ da supervisore dell’attività, cosa di cui si discuterà nelle prossime settimane. Intanto, sono ormai in fase di conclusione le audizioni dei carabinieri di Pavullo, che hanno già sentito più di 50 genitori e 12 insegnanti per acquisire ulteriori informazioni sull’accaduto e redigere poi la nota riassuntiva da inviare al pm Marco Imperato, titolare delle indagini.