Un nuovo argine per scongiurare un’altra alluvione: sarà valutato dai tecnici della Regione il progetto presentato dal comitato di cittadini di Bomporto.

Sono circa 800 le firme, raccolte in poche ore,  consegnate al Presidente della Regione Stefano Bonaccini, dai cittadini di Bomporto. Il paese è certo: bisogna agire affinché non si verifichi un replay dell’alluvione del gennaio 2014. La petizione per chiedere la costruzione di un argine a protezione del centro da una nuova esondazione è partita dal geometra Giulio Pignattari, ed è stato proprio lui ad illustrare al governatore dell’Emilia Romagna, attraverso la proiezione di una simulazione, l’efficacia dell’opera. Di questa soluzione ormai se ne parla da anni, ma il tema, è naturale, è tornato di grande attualità dopo i recenti fatti. L’intervento consiste nella realizzazione di un argine in terra di poco meno di un metro che va dal cavo Minutara all’incrocio tra via Panaria e via per Modena, e continua fino all’argine del Panaro, in modo di creare una protezione al cuore di Bomporto. In parole povere, l’idea è di costruire 750 metri di argine e di farlo al confine delle proprietà private, in modo di evitare di fare i conti con espropri non sempre facilmente digeribili. Ma quanto costerebbe questo intervento? Secondo l’autore della petizione, servirebbe un investimento di circa 120 mila euro, anche se altre voci parlano di una cifra ben più alta, ma comunque ragionevole. Finanze che i cittadini si sono detti disposti, in nome della sicurezza, di coprire anche di tasca loro autotassandosi per una cifra intorno ai 100 Euro a famiglia. Bonaccini, dopo la proposta ha preso tempo per effettuare una verifica con i tecnici, mentre il Sindaco Alberto Borghi ha sottolineato l’importanza del prossimo passo: presentare l’idea del nuovo argine durante l’incontro di metà gennaio del Comitato Istituzionale alluvione. In quell’occasione sarà anche fatto il punto sulle azioni previste dal nuovo piano strutturale del Comune, come la realizzazione di protezioni per le zone di Villavara e Bomporto o il consolidamento dell’argine sinistro del Panaro.