Dopo l’esplosione in via Blasia le indagini degli inquirenti procedono a 360 gradi e al momento non si esclude nessuna ipotesi. Saranno effettuate delle verifiche tecniche anche sugli impianti della cucina installati da poco. Intanto le condizioni del 19enne gravemente ferito si aggravano

Sta lottando tra la vita e la morte il 19enne di Torino rimasto gravemente ferito in seguito all’esplosione avvenuta in via Blasia in pieno centro storico a Modena. Lo studente di Ingegneria, ricoverato in Rianimazione al Centro Grandi Ustionati di Parma, è in coma farmacologico e la sua prognosi rimane riservata. Intanto dopo lo scoppio le indagini proseguono a tutto tondo: la palazzina devastata dall’esplosione e ora inagibile, è stata posta sotto sequestro, e i Vigili del Fuoco sono a lavoro alla ricerca di un percorso sicuro che possa consentire ai tecnici e ai periti di effettuare ulteriori accertamenti per ricostruire la scena prima dell’incidente. Quello che è certo al momento, è che tutto sia avvenuto in cucina. Le cause sono ancora al vaglio degli inquirenti ma nulla è da escludere. La Comunità ebraica, proprietaria dello stabile, ha dichiarato che prima dell’arrivo del 19enne, e dunque una quindicina di giorni fa, l’arredamento era stato tutto rinnovato compresa la cucina e la caldaia, installata da un professionista. Le indagini con ogni probabilità porteranno ad accertamenti su chi ha installato e revisionato quegli impianti.