Il 14 agosto ricorre il 31 anniversario della morte di Enzo Ferrari, l’uomo che ha stravolto il concetto di auto sportiva e che ha creato un marchio inconfondibile. Domani l’omaggio sulla sua tomba

Rivoluzionò il mondo dell’auto, creando non solo una macchina ma una vera e propria opera d’arte: Enzo Ferrari è l’uomo che ha istituito un mito, che ha inventato qualcosa che ha spinto tutti oltre il semplice concetto di vettura. Uomo di gara, modenese doc e legato alle sue origini, si potrebbero raccontare mille aneddoti sulla sua vita e sulle sue esperienze nel mondo delle corse. Nel 1947 diede vita alla Scuderia Ferrari, la casa automobilistica forse più nota a livello mondiale. Come simbolo scelse il Cavallino Rampante in onore di Francesco Baracca, asso dell’aviazione italiana durante la Prima Guerra Mondiale e morto in battaglia nel 1918. Ferrari conobbe la madre di Baracca in occasione di una gara a Ravenna e lei lo convinse a utilizzare il cavallo rampante che l’aviatore aveva disegnato sull’aereo come porta fortuna. Ferrari accettò il consiglio e pose il Cavallino Rampante sullo stemma con sfondo giallo, in onore della sua città, Modena. E proprio la nostra città, non lo dimentica. Per il 31esimo anniversario dalla sua morte, al cimitero di San Cataldo domani mattina verrà depositata una corona di fiori in omaggio al Drake. Soprannominato così per paragonarlo al leggendario corsaro, Enzo Ferrari è riuscito a creare un mito che tiene alto l’onore del Made in Italy nel mondo, e che continua a vivere nei ricordi della gente grazie alle auto che portano lo stemma del Cavallino Rampante.