La legge Codice Rosso è entrata in vigore. Sono ora attivi procedimenti più rapidi e pene più severe per chi compie atti di violenza contro le donne

È entrata in vigore la scorsa settimana la legge Codice Rosso. Il decreto passato in Senato il 17 luglio scorso trova ora piena applicazione allo scopo di meglio contrastare la violenza sulle donne. Le modifiche al codice penale giocano su un inasprimento delle pene e l’introduzione dei reati di revenge porn, sfregi al viso e matrimoni forzati. Per reati commessi in contesti familiari o nell’ambito di rapporti di convivenza, le condanne saranno più severe, così come per i reati di stalking e violenza sessuale. Nel primo caso, la pena dello stalker è passata da una detenzione dai 6 mesi ai 5 anni al minimo di un anno di carcere fino a un massimo di 6 anni e sei mesi. Per il reato di violenza sessuale la pena è diventata di un minimo di 6 a un massimo di 12 anni, mentre prima andava dai 5 ai 10 anni. Ma un’ulteriore importante novità riguarda il fattore tempo, attraverso l’istituzione di una corsia preferenziale per lo svolgimento delle indagini e un’accelerazione dei procedimenti penali. Sono tante le donne che anche a Modena hanno trovato una fine tragica per mano di uomini violenti, spesso i loro stessi compagni: tra i nomi tristemente finiti sulle prime pagine della cronaca ci sono quelli di Bernardetta Fella uccisa dal compagno e nascosta in un frigorifero, Arietta Mata, Ghizlan e Benedita Dan, l’ultima in ordine di tempo è Teresa Petrone, accoltellata dal marito, il 18 luglio scorso.

Nel video l’intervista a Maurizio Agricola, Questore di Modena