La carenza di organici della Polizia di Stato è responsabilità della politica. Questa l’analisi dello storico segretario del SIULP Bruno Fontana

Modena prima isola felice e poi città dove l’emergenza sicurezza non era poi così emergenza quando si arrivava ai tavoli per definire piante organiche (quella della questura di Modena è ancora ferma agli anni 90) e chiedere e magari ottenere rinforzi. In politico e sindacale è questo il filo conduttore che ha pervaso le discussioni sui rinforzi di Polizia. Arrivati, ieri come oggi, in misura minore anche rispetto ad altre provincie emiliane, perché frutto, per Bruno Fontana, storico segreterio Siulp, il sindacato maggiornamente rappresentativo tra il personale della Polizia di Stato in provincia di Modena, si un uguale atteggiamento tenuto dalle forze politiche e sindacali rispetto a Modena. I dati aggiornati al 31 dicembre 2018 sul tasso di sindacalizzazione tra gli operatori della Polizia di Stato a Modena, confermano il Siulp non soltanto primo sindacato tra gli agenti ed il personale della Polizia di Stato, ma anche quello che per numero di iscritti, è in assoluto il più rappresentativo. Riunendo oltre il 50% (50,23), dei 430 iscritti totali. Una grande soddisfazione per Fontana che, prima di dovere lasciare per la sua incompatibilità con la candidatura a sindaco di San Prospero, aveva ripreso le redini del sindacato.

Nel video l’intervista a Bruno Fontana, Siulp