In campo decine di volontari della Protezione Civile che trasformeranno Torri e cime montane in osservatori privilegiati. Ma per fare prevenzione serve il contributo di tutti

Dal monte Calvanella al Cervarola, fino alle torri come quella di Gaiato. Luoghi straordinari della montagna che consentono di di avere visuali molto ampe sul territorio appenninico e che per questo anche quest’anno sono eletti a punti di avvistamento privilegiati nella campagna di prevenzioni incendi. Pianificata dalla regione attraverso il sistema di volontariato della protezione civile, attivo su postazioni fisse e mobili, a supporto delle unità dei Vigili del fuoco e dei Carabinieri forestali. Una task force che alza il proprio livello di guardia nei fine settimana con attività di avvistamento che vedranno il monte sovrastato dalla torre di Gaiato come punto privilegiato dell’attività. Muniti di cartina, bussole e binocoli professionali i volontari in costante collegamento radio con la centrale operativa della consulta provinciale di protezione civile di Marzaglia sono pronti a comunicare il punto preciso in caso di avvistamento di incendi consentendo interventi mirati e precisi.  Ma per garantire un risultato sempre migliore è fondamentale l’attenzione ed il contributo di tutti. Dalle piccole grandi attenzioni. Da quella per il calore della marmitta dell’auto parcheggiata su erba secca al mantenere la calma segnalando con precisione ai numeri 115 o 1515 eventuali situazioni di pericolo. Nota per chi monta: Le immagini della protezione civile dalla torre di Gaiato sono quelle salvate in campo protezione civile Pavullo nell’archivio, nella seconda metà della sequenza.

Nel video l’intervista a Claudia Piacentini, Coordinatore Gruppo comunale protezione civile Pavullo