Ieri sera la chiesa di S.Agostino si è eccezionalmente aperta al pubblico per visite guidate. La scoperta delle bellezze e dei segreti del Pantheon Estense ha stupito decine di visitatori

Ci sono opere di Tommaso da Modena e di Adeodato Malatesta, c’è la pietà in terracotta di Antonio Begarelli, ma nella chiesa di S.Agostino a Modena c’è di più, c’è un unicum europeo. Un intreccio unico tra l’essenzilalità del sacro e la pomposità dell’effimero. La chiesa barocca con struttura originaria trecentesca ristrutturata di recente a seguito del sisma del 2012, deve il suo aspetto attuale agli interventi risalenti alla seconda metà del 600. Quando la chiesa ospitò il grandioso apparato funebre allestito per le esequie di Francesco I e che portò negli anni successivi a trasformare l’edificio in Pantheon Estense rendendo stabile l’apparato effimero barocco con il lavoro di maestranze coordinate dall’architetto bolognese Giovanni Giacomo Monti ed espresse anche nel grande soffitto in legno affrescato Una storia, raccontata ieri sera nelle visita guidata organizzata dall’associazione la Rose Noire, che rende la chiesa unica nel suo genere espressione dello slancio e dell’ideale religioso degli estensi. Per questo il famoso studioso di arte barocca sto famoso studioso d Irving Lavins ha definito la chiesa di S.Agoastino un unicum nel suo genere. Decine di visitatori, divisi in diversi gruppi prenotati, hanno visitato ieri sera la chiesa di S.Agostino. L’edificio monastico a navata unica della Chiesa barocca di Sant’Agostino, di origini trecentesche, ospita, tra le altre, opere di Tommaso da Modena, Antonio Begarelli, Francesco Stringa, Lattanzio Maschio, Olivier Dauphin e Adeodato Malatesta. Il recente restauro della chiesa ha restituito alla città un monumento di grandissima importanza artistica e culturale com’è stato evidenziato in occasione del recente convegno internazionale di studi promosso dall’Accademia Nazionale di Scienze Lettere e Arti, dal Museo Civico d’Arte con il patrocinio del Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna e il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio e del Rotary Club di Modena.

Nel video, intervista di: 

– Elisabeth Mantovani, Guida turistica – Ass. La Rose Noire