Come ogni anno, Banca d’Italia ha presentato il rapporto annuale sull’economia dell’Emilia-Romagna. Nel 2018 prosegue per il quinto anno consecutivo il trend di crescita della nostra economia, ma la crescita è frenata dai dazi e dalle incertezze in ambito internazionale

Tempo di bilanci per la nostra Regione, oggi infatti è stato presentato a Bologna il rapporto di Banca d’Italia “L’economia dell’Emilia-Romagna, la plastica rappresentazione della performance del nostro sistema produttivo nel 2018.  Tale documento è il più attendibile strumento di controllo dell’economia regionale ed è confortante che anche quest’anno mostri una crescita dell’1,3% in Emilia-Romagna, sensibilmente superiore al tasso di crescita dell’economia nazionale, che si ferma allo 0,9%. L’economia della nostra Regione è seconda solo a Lombardia e Veneto e insieme a esse costituisce il motore economico dell’intero Paese.Rimane però una flessione del tasso di crescita rispetto alle aspettative e ciò a causa del difficile quadro internazionale. Nonostante le preoccupazioni e le incertezze, il sistema produttivo emiliano-romagnolo rimane competitivo, a fare la differenza sono sempre gli stessi fattori: capacità di innovazione tecnologica, comunicazione tra mondo della formazione e mondo del lavoro e una connessione efficace tra impresa e settore creditizio. Anche la dimensione delle imprese emiliano romagnole ha il suo peso: nella nostra regione infatti le imprese sono mediamente più grandi e ciò comporta una maggiore reattività ai mutamenti di mercato e soprattutto più ricerca e sviluppo. Anche quest’anno dunque l’economia dell’Emilia-Romagna manifesta la sua resistenza, malgrado le tante difficoltà che interessano non solo i mercati internazionali, ma anche l’area commerciale europea: Brexit in primis. Solida la situazione delle famiglie della nostra regione, che sono le meno indebitate, e il cui reddito cresce del 2%. Molto importante nel determinare la crescita è infine la tenuta dell’export, il quale ha risentito solo parzialmente, e meno della media nazionale, della stagnazione tedesca. Macrosettore trainante nel 2018 è l’industria, in cui crescono fatturato e investimenti, segno di fiducia nel futuro. confortante anche la ripresa del mercato immobiliare, che quest’anno vede, dopo anni di recessione, non solo una ripresa delle vendite, ma anche il rialzo dei prezzi. Bene anche l’occupazione: nel 2018 cresce dell’1.6% il numero di occupati.

Nel video, intervista di Maurizio Rocca, Direttore di Banca d’Italia Sede di Bologna