La campagna abbonamenti del Carpi si è chiusa con un miglioramento rispetto agli ultimi 2 anni, ma allo stadio le presenze sono le più basse della B

Le immagini di un Cabassi stracolmo per le due sfide playoff con Frosinone e Benevento della primavera 2017 sembrano fotografie sbiadite. Da allora il Carpi non è più riuscito a riempire il proprio stadio. I dati degli ultimi due campionati vanno in questo senso, anche se la campagna abbonamenti che da poco si è chiusa ha fatto segnare per la prima volta negli ultimi 3 anni una tendenza in crescendo. Sono infatti 903 le tessere staccate dai fedelissimi del Cabassi, il terzo miglior dato delle 5 stagioni cadette dei biancorossi. Meglio degli ultimi due campionati: quello 2016-17 seguito alla retrocessione aveva fatto chiudere gli abbonamenti a quota 762, colpa probabilmente dell’incertezza sulla data di ritorno al Cabassi dopo i lavori per montare la nuova curva. L’anno scorso il dato era sceso di qualche decina di unità fino a quota 750. Il dato di quest’anno è il terzo, dietro ai 1179 del 2014-15, l’anno della promozione, e i 947 del primo anno cadetto 2013-14. Sembrano di una vita fa i due pienoni playoff del 2017: 4300 spettatori col Frosinone e il tutto esaurito con 5510 tifosi con il Benevento. Se gli abbonati sono aumentati, non si può dire la stessa cosa degli spettatori paganti. Con una media di poco superiore alle 2mila unità il Cabassi è in coda alle classifica delle 19 squadre cadette, sotto quota 3mila come solo il Venezia, in una classifica in cui la discesa in C delle altre provinciali Novara, Entella e Pro Vercelli ha lasciato i biancorossi a combattere con piazze che possono vantare bacini d’utenza ben più ampi.