Ha funzionato alla perfezione il dispositivo di sicurezza disposto dal Questore di Modena per la visita di Papa Francesco a Carpi. Sono state oltre 300 le unità impegnate tra Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza

Un dispiegamento massiccio di uomini e mezzi, oltre 300 le unità impiegate fra Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza. Alla fine, però, tutto è andato alla perfezione. Il dispositivo di ordine e sicurezza disposto dal Questore di Modena, in occasione della visita di Papa Francesco a Carpi e Mirandola, ha permesso ai fedeli di assistere in piena tranquillità ad un evento blindato per il rischio terrorismo, ormai purtroppo sempre altissimo in manifestazioni di questo genere. Tiratori scelti e reparti speciali di Polizia di Stato e Carabinieri sono scesi in campo per tenere monitorata la situazione dai fabbricati sovrastanti i luoghi ove il Papa si è soffermato. In azione anche gli artificieri che hanno ispezionato uno zaino abbandonato nei pressi del seminario dove il Pontefice ha pranzato. La città di Carpi è stata blindata a partire dalla mezzanotte, con la bonifica della zona, e poi dalle ore quattro tutte le unità si sono dislocate nei varchi principali di accesso a Piazza Martiri. Lo stesso servizio è stato garantito per la piazza antistante il Duomo a Mirandola. Sforzi amplificata dalla volontà del Papa di non creare distanze eccessive tra lui e i fedeli al momento del passaggio, ma anche di non limitare in maniera eccessiva la libertà di movimento. Importante anche la presenza dei Vigili del Fuoco, presenti con una settantina di unità fra permanenti e volontari.