Rincorsa alla salvezza senza passare dai playout che si fa meno complicata per il Modena almeno sulla carta. Il successo di Bergamo ha ridato ossigeno in vista di uno sprint finale con 4 scontri casalinghi e tanti avversari alla portata

Si comincia sabato con il Forlì al Braglia, poi la trasferta infrasettimanale di Pordenone, ultimo vero grande ostacolo sulla carta prima dello sprint finale di cinque gare che chiuderà la stagione della Lega Pro. Questo è lo scenario che si presenta davanti ad un Modena tornato a respirare, anche se con un solo punto di vantaggio sulla zona playout. Un margine che deve giocoforza essere aumentato nel prossimo appuntamento interno contro la formazione romagnola che è proprio la più immediata inseguitrice dei ragazzi di mister Capuano. Anche lo scontro con l’Albinoleffe non ha sbloccato gli attaccanti che non segnano dal 4 marzo, quando Diop mise a segno l’1-0 momentaneo contro il Lumezzane. Il giocatore di proprietà del Torino rimane comunque lo spauracchio per le difese avversarie, protagonista ad esempio sul mancato rigore in quel di Venezia o proprio in terra bergamasca con il colpo di testa respinto prodigiosamente forse sulla riga, forse dentro dall’estremo difensore avversario. Poca fortuna per lui, meno impatto invece per Nolè, che aveva iniziato alla grande la sua esperienza in maglia gialloblù sia sotto il profilo realizzativo che per quanto riguarda la pericolosità. Ci si affida quindi agli inserimenti dei centrocampisti e alle palle inattive per avere ulteriori armi che possano scardinare le difese avversarie in questo rush finale: tre sono gli scontri diretti, contro avversari al pari o sotto in classifica come Forlì, Mantova e Fano. Poco più avanti, invece, troviamo un’altra delle future rivali come il Santarcangelo, mentre più complicati risultano gli impegni appunto con il Pordenone, ma anche Sambenedettese e Gubbio che, però, faranno visita ai canarini al Braglia.