Rinvio a giudizio per Enrico Aimi che ha scelto il processo ordinario e condanna a due anni e 4 mesi per Andrea Leoni che ha chiesto il rito abbreviato. La richiesta riguardante i due modenesi, entrambi consiglieri regionali all’epoca dei fatti, è stata avanzata ieri al gup di Bologna dal pm Antonella Scandellari

Rinvio a giudizio per Enrico Aimi e condanna a due anni e 4 mesi per Andrea Leoni. La richiesta riguardante i due consiglieri regionali modenesi è stata avanzata ieri dal pm Antonella Scandellari, al termine della propria requisitoria in tribunale a Bologna davanti al giudice dell’udienza preliminare Domenico Panza nell’ambito della famosa inchiesta nota come ‘spese pazze’. Le richieste che coinvolgono i modenesi si inseriscono in un quadro generale che vede la richiesta di condanna per i quattro ex consiglieri regionali che hanno scelto il processo con il rito abbreviato e il rinvio a giudizio per gli altri. Alcuni imputati facevano parte del gruppo Pdl in Regione Emilia Romagna e sono accusati di peculato per i rimborsi percepiti tra il 2010 e il 2011, mentre altri erano nei gruppi di Forza Italia e An nella legislatura precedente. Nella prossima udienza è attesa la decisione del Gup sulle 17 posizioni. Se ad Andrea Leoni vengono contestati –nelle due tranche dell’indagine– 130mila euro di rimborsi, ad Aimi nella prima tranche dell’inchiesta, relativa al periodo 2010-2011, sono contestati rimborsi, secondo la Procura non giustificati, pari ad 58.000 euro e nella seconda tranche relativa alla legislatura 2009-2010 altri 38.000 euro. In totale le somme che secondo la Procura Enrico Aimi avrebbe incassato come rimborsi non dovuti ammonterebbero quindi a 96.000 euro.