In un’intervista a margine della presentazione del nuovo Suv dell’Alfa Romeo, Sergio Marchionne ha parlato della futura produzione di un nuovo modello di Maserati. Che si farà a Torino. A Modena, tutto dipende dalla “Alfieri”

Sergio Marchionne rassicura Torino, ma non Modena. In un’intervista rilasciata ieri durante la festa per la presentazione del nuovo Suv Alfa Romeo Stelvio, il numero uno di Fiat Chrysler ha garantito la produzione di un nuovo modello della Maserati, da realizzare nello stabilimento torinese di Grugliasco e, in parte, nella storica fabbrica Fiat di Mirafiori, a Torino. Nessun accenno, viceversa, allo stabilimento modenese della Casa del Tridente, il cui futuro – dopo la riduzione del numero degli esuberi tra i dipendenti – dipende comunque dall’avvio della produzione della Maserati Alfieri, produzione rinviata ormai da anni e che dovrebbe – il condizionale d’obbligo – finalmente prendere il via all’inizio del 2018.  L’auto sportiva dovrebbe essere prodotta nella versione coupè proprio a partire dal 2018, mentre l’anno successivo dovrebbe arrivare anche la versione spider. Le ultime indiscrezioni affermano che non dovrebbero esserci ulteriori ritardi nell’arrivo sul mercato di questo modello, che in un primo momento sarebbe dovuto arrivare nel 2016. A meno che, questo accelerata sulla piattaforma torinese, non rimescoli di nuovo le carte in tavola e in fabbrica.
Per quanto riguarda la produzione su Torino, la richiesta di un secondo modello a Mirafiori è da sempre in cima alla lista delle rivendicazioni sindacali perché abolirebbe del tutto la cassa integrazione e coinciderebbe con la piena occupazione alle carrozzerie. Per ora non ci sono certezze sulle caratteristiche del modello che sarà prodotto nel polo di Torino:  Marchionne non l’ha specificato e una prima risposta potrebbe arrivare al Salone di Ginevra – ma l’a.d. è stato chiaro: «E’ solo questione di tempo, ma il secondo modello arriverà».