E’ stato fissato per domani l’interrogatorio di Daniele Albicini, ritenuto il responsabile dell’aggressione al Dott. Stefano Tondi. Intanto le condizioni del primario di cardiologia migliorano anche se non è ancora possibile stabilire una definitiva prognosi visiva

Non si spegne l’eco della svolta del caso che riguarda il dottor Tondi, anche perché l’indagine, durata 40 giorni, non è ancora finita. Il fermato, Daniele Albicini è stato condotto al carcere Sant’Anna, e domani verrà interrogato. Il 59enne  di Palagano, accusato di tentato omicidio nei confronti del Primario di Cardiologia e di lesioni aggravate  verso il figlio Michele e lo stesso medico, è difeso dall’avvocato Silvia Silvestri, che poche ore dopo il fermo si è presentata al comando provinciale dei Carabinieri di Modena per parlare con il suo assistito. Tornando all’indagine, ad incastrare Albicini, oltre il Dna rinvenuto sul bastone usato al momento dell’aggressione, è stato anche un autovelox che ha ripreso, la sera del fatto, la sua vettura nel tragitto da Vignola verso Palagano. Un episodio importante perché l’uomo aveva detto ai carabinieri di non essersi mosso il 10 novembre dal paese montano fino alla mattina dopo. Durante la perquisizione al momento dell’arresto, nell’abitazione del 59enne è stato sequestrato materiale informatico che sarà analizzato e nelle prossime ore potrebbe fornire elementi utili all’inchiesta. Intanto prosegue al Policlinico il ricovero del dottor Stefano Tondi, le sue condizioni di salute giorno dopo giorno risultano in miglioramento, anche se in merito alla vista ancora non è possibile stabilire una diagnosi precisa. A portargli la notizia dell’arresto di Albicini sono stati il prefetto e il colonnello Cristaldi dei Carabinieri. Durante la visita Tondi si è detto sollevato per l’esito della vicenda, congratulandosi per la brillante operazione con i militari e con la Procura.