Uno stabilimento distrutto dal sisma che riprende vita. È quanto accade all’impianto di San Felice della Zincol Italia inaugurato questa mattina

Dal dramma del sisma allo slancio verso il futuro rimettendo al lavoro 45 persone. Si può riassumere in questo modo la rinascita dell’impianto di San Felice della Zincol Italia dopo il terremoto del maggio 2012. Per il ritorno all’attività dell’azienda leader nel settore della zincatura a caldo dell’acciaio, sono serviti 4 anni ma ora il presente posiziona la fabbrica tra le eccellenze del settore. Lo stabilimento di San Felice sul Panaro, acquisito dalla Zincol nel 2004, con una capacità produttiva di circa 70.000 tonnellate annue, era il secondo impianto per dimensioni del gruppo, ma ora, dopo la ristrutturazione, è diventato la più innovativa realtà produttiva, pronta a competere anche a livello internazionale.

Lo stabilimento del Polo industriale di San Felice, che sorge su una superficie di 78 mila metri quadri di cui 18 mila di struttura coperta, è stato ristrutturato in questi quattro anni rispettando i più recenti standard anti-sismici e migliorando gli impianti con grande attenzione all’ambiente e al risparmio energetico, che consentirà di abbassare i consumi dell’80%.  Il progetto complessivo di ristrutturazione è costato poco più di 18 milioni di euro.

Intervista a Gian Carlo Elio Desirò, Presidente Zincol Italia