Sono pesanti le pene richieste dal pm per i due tecnici comunali di Carpi e Castelfranco e i tre imprenditori imputati per l’operazione ‘Demiurgo’ sul presunto giro di mazzette su alcuni contratti pubblici

Sono accusati di essere tra i protagonisti del presunto giro di mazzette su alcuni contratti pubblici nei municipi di Carpi e Castelfranco e la Procura ha chiesto per loro pesanti condanne. Il pm Francesco Graziano ha infatti domandato in tutto 18 anni di reclusione per i due tecnici comunali di Castelfranco e Carpi, Nicola Rispoli e Marco Prisciandaro, e per tre imprenditori locali tra cui Giovanni Speria. Si contesta a vario titolo i reati di corruzione, induzione al pagamento e turbativa d’asta per vicende dal 2008 al 2011 e si addebita un sistema illecito aggiudicazione degli appalti, vinti sempre dagli stessi soggetti, dietro il pagamento di regali e tangenti pari al 5% del valore dei contratti.

Il processo di primo grado è arrivato alle battute conclusive e tre nel complesso sono gli episodi contestati: lavori sulla segnaletica stradale sia a Castelfranco sia a Carpi, oltre agli interventi sulle scuole Marconi sempre a Castelfranco. E’ stata chiesta l’assoluzione invece per due fatti di Castelfranco, gli interventi alla stazione dei treni e la gara per gli studi del fotovoltaico. Verso la prescrizione infine il capitolo relativo ai lavori al cimitero ancora di Castelfranco. Nella prossima udienza toccherà alle difese, chiamate il 24 novembre a respingere le accuse.