Dopo la vittoria sul filo di lana contro il Sudtirol, in casa gialloblù si può tirare il fiato, ma i numeri premiano la fase difensiva e non quella offensiva

Quattro gol realizzati, peggio ha fatto solo il Forlì con tre, ma solo cinque subiti, miglior difesa assieme a Venezia, Reggiana e Padova che, però, ha disputato una partita in meno. Sono questi i curiosi numeri dell’inizio stagione del Modena, un inizio difficile se si pensa che con la vittoria in extremis di sabato i canarini si ritrovano a quota 9 punti in classifica dopo 8 gare disputate. Se il rendimento difensivo è da top di categoria, guardando anche gli altri gironi di meglio ha fatto solamente la Viterbese con un gol subito, Alessandria e Foggia con quattro, a preoccupare rimane la sterilità offensiva di una squadra che fatica a creare nitide palle da gol. Serve tanto lavoro sul campo per assimilare al meglio i meccanismi di un sistema di gioco, quindi da questo punto di vista ci si aspetta ancora una crescita da parte della squadra, ma serve anche tranquillità e coraggio per ribattere colpo su colpo agli avversari, requisiti che arrivano solamente grazie alla sicurezza che possono dare i risultati. Quindi quello che scenderà in campo a Lumezzane sabato dovrà essere un Modena rinfrancato e magari con qualche freccia in più al proprio arco che potrebbe essere Simone Basso, ma anche due giocatori come Baijner e Laner che cresceranno di condizione dopo un’altra settimana di lavoro. Viceversa c’è da registrare lo stop di Marino, la cui entità si spera non sia troppo importante, e la squalifica di Zucchini, espulso sabato dalla panchina. Per il ruolo di difensore centrale, quindi, rimangono solo Cossentino e Aldrovandi, ipotizzando che Accardi sia confermato sulla corsia destra vista l’ulteriore prova diligente messa in campo con il Sudtirol.