La struttura deve ancora raggiungere il 60% di sicurezza sismica e non è dato sapere a che livello sia oggi. Regione e Ausl puntano a nuovi interventi di adeguamento, ma mancano le risorse. E da Forza Italia parte un esposto

A quattro anni di distanza dal terremoto, l’Ospedale di Mirandola deve ancora raggiungere il 60% di sicurezza sismica, il livello minimo prescritto dalla normativa nazionale. Ad oggi non è dato sapere quale sia la percentuale di sicurezza della struttura. Dopo aver speso dal 2012 a oggi circa 25 milioni di euro in lavori di adeguamento sull’edificio, Regione Emilia-Romagna e Ausl di Modena non forniscono il dato dicono solo di avere in progettazione ulteriori interventi per arrivare al 60%. Ma solo per alcune parti del nosocomio e soprattutto i finanziamenti sono ancora da trovare. Rumors dicono che la Regione non ce li vuole mettere, mentre l’Ausl dal canto suo ha rinunciato nei mesi scorsi ai 5,8 milioni messi a disposizione dalla Struttura commissariale per la ricostruzione. Interpellato sul punto da TvQui, il direttore generale dell’Azienda sanitaria Massimo Annichiarico ha spiegato di non avere nulla da dichiarare. Il caso infiamma il Consiglio comunale di Mirandola, con Forza Italia che annuncia un esposto al Difensore Civico per capire come sia possibile che siano stati spesi 25 milioni di euro “senza ottenere un rilevante adeguamento”. Anche i Cinque Stelle attaccano: “Mancano date e cifre, Ausl, Comune e Regione continuano a non rispondere”. Polemiche da terremoto. Quattro anni dopo le scosse, siamo ancora a parlarne.