Non è bastato il clamoroso errore di Robilotta sul mancato rigore ed espulsione nel derby con la Reggiana. Ora, dopo le proteste, arrivano anche duri provvedimenti dal Giudice Sportivo

Inibizione fino al 30 novembre per Antonio Caliendo. Due giornate di squalifica per il responsabile sanitario Domenico Amuso, una con ulteriore ammenda di 500 euro per il fisioterapista Enrico Corradini, senza dimenticare la multa di 2000 euro per il petardo esploso in Curva Montagnani durante il match. E’ quasi un bollettino di guerra quello emesso dal Giudice Sportivo nei confronti del Modena dopo il derby di domenica con la Reggiana. Un’ulteriore beffa per la società di Viale Monte Kosica, che deve pagare un dazio salato per le proteste a seguito del clamoroso quanto palese rigore negato dall’arbitro Robilotta, un direttore di gara considerato emergente ma che ha dimostrato nell’occasione davvero di non essere all’altezza della situazione, senza dimenticare i venti minuti successivi in cui i fischi, seppur di poco conto, sono stati tutti a favore degli ospiti. Cornuto e mazziato, dunque, il club gialloblù che ha subito un torto che ha pochi precedenti simili nella storia recente. Per ritrovare qualcosa di vagamente paragonabile bisogna tornare al celebre Modena-Cittadella del Braglia conclusosi con il punteggio di 3-3 grazie al tuffo di Meggiorini, che simulò goffamente un contatto impossibile, ma guadagnò il rigore del definitivo pareggio. Come commentare a questo punto? Forse le parole del direttore Pavarese a caldo sono le più attuali: speriamo che questo arbitro abbia chiuso qui quantomeno con il Modena.