Un gruppo criminale stroncato dalla polizia postale: aveva rubato anche mezzo milione nel Modenese. Nei guai un funzionario infedele di Formigine

Imbrogliavano i clienti delle Poste e poi riciclavano i soldi. Sette misure cautelari, di cui tre in carcere, sono state emesse nei confronti di un gruppo criminale che agiva anche nel Modenese e che è stato sgominato dalla polizia di Stato.

Gli investigatori della polizia postale hanno ricostruito che nel mirino delle banda sono finite oltre 15 vittime, con almeno mezzo milione di euro sottratto ai risparmiatori; secondo l’accusa il gruppo attivo tra l’Emilia e il Lazio modificava i registri dei rapporti finanziari delle vittime, con l’obiettivo per sottrarne le giacenze e trasferirle su libretti di risparmio “clonati”. Il denaro veniva poi ripulito con l’emissione di vaglia postali e prelievi in contanti. Decisiva l’azione di un paio di funzionari postali “infedeli” degli uffici di Formigine e Fontenuova di Roma, che con la promessa di un compenso accedevano ai sistemi informatici delle Poste per individuare i rapporti dei clienti più facoltosi.

Il danno più rilevante registrato nel corso delle indagini equivale a 500mila euro ai danni di un correntista dell’ufficio proprio di Formigine, al quale era stato sottratto l’intero patrimonio familiare depositato sul suo libretto.  Le Poste, nel corso delle verifiche, avevano provveduto alla rimozione dall’incarico di 5 dipendenti della filiale modenese.