Chiuso il cerchio sugli incendi di auto avvenuti a febbraio e maggio: i due magrebini fermati dai militari hanno confessato di essere gli autori materiali

Si chiude il cerchio sulla vicenda delle due auto incendiate nei mesi scorsi a Pavullo e che ha vede agli arresti domiciliari il mandante, un 48enne del posto, ex marito dell’attuale compagna della vittima Francesco Bettini.

I due magrebini, già arrestati dai carabinieri nel corso dell’indagine, il 19 e il 24 agosto sono stati interrogati dagli inquirenti e hanno confessato di essere loro gli autori materiali di entrambi i roghi. Hanno raccontato di aver ricevuto 2.800 euro dal 48 enne per incendiare le auto di Francesco Bettini. Dichiarazioni che di fatto chiudono l’indagine dei carabinieri che sin dalle prime ore hanno seguito la pista dell’atto doloso. I fatti sono accaduti a febbraio e a maggio. Nel primo caso è stata incendiata una Audi A4 con all’interno attrezzatura da pesca per un valore di 7 mila euro. A maggio invece i due diedero fuoco all’Alfa 156 appena acquistata da Francesco Bettini. Importante per i militari dell’arma di Pavullo è stato il ritrovamento delle due biciclette usate dai due stranieri per recarsi sul posto ed incendiare le auto ma anche le intercettazioni telefoniche ed ambientali.