A distanza di tre mesi il corpo di Enrico Guerzoni si trova ancora nelle sale della medicina legale di Modena, nessun parente vuole farsi carico dei funerali

Non un parente che si faccia carico dei funerali: non si sono ancora svolte le esequie di Enrico Guerzoni, l’uomo che lo scorso giugno diede fuoco ad una abitazione di via Perossaro a San Pelice sul Panaro, uccise la vicina di casa in e poi si sparò, ma morì in ospedale dopo 23 giorni di coma. Il corpo dell’omicida, infatti, si trova ancora nelle sale della medicina legale di Modena e nessun parente stretto, a distanza di quasi tre mesi, si è presentato per avviare la pratica e affidarsi ad una onoranza funebre e far svolgere il funerale. Anche il Comune si è attivato nella ricerca dei famigliari dell’uomo per tentare di sbrogliare la situazione ma al momento non si è trovata ancora una soluzione. Enrico Guerzoni nel pomeriggio del 1 giugno diede  fuoco a un’abitazione della palazzina per far uscire la vicina di casa, la 62enne indiana Kaun Kamaljit e nell’istante in cui la donna avvertendo il pericolo scese sul pianerottolo, fu uccisa dal 59enne. Dopo aver sparato Guerzoni si diresse nella cantina dove ha cercato di suicidarsi, ma senza riuscirci. Morì in ospedale dopo 23 giorni di coma.