“Nessun ritardo della burocrazia: i proprietari dell’edificio potevano effettuare lavori di messa in sicurezza anche senza l’ok della Soprintendenza”

Nessun stop arrivato dalla Soprintendenza ha impedito che sul tetto della biblioteca comunale di Nonantola venissero eseguiti lavori di messa in sicurezza. Anzi, se la copertura ha ceduto la responsabilità è stata semmai dei proprietari dell’edificio, cioè della Partecipanza Agraria di Nonantola. Così, in sostanza, il Segretariato del Ministero dei Beni culturali per l’Emilia-Romagna, d’intesa con la stessa Soprintendenza, interviene sul caso del crollo del tetto della biblioteca, avvenuto lo scorso mercoledì. Dopo il cedimento, la Partecipanza Agraria aveva apertamente accusato la Soprintendenza, colpevole, secondo l’ente, di aver bloccato l’iter per i lavori di restauro del palazzo, danneggiato dal terremoto. Ministero e Soprintendenza rispondono con una nota in cui ricostruiscono la vicenda. Ed effettivamente riferiscono di aver bocciato per due volte i progetti di ripristino presentati dalla Partecipanza, una prima volta a inizio 2015 per mancanza di requisiti essenziali nell’elaborato e una seconda a inizio 2016 perché mancavano integrazioni necessarie.  “Non ci sono stati, dunque, anomali ritardi di carattere burocratico-amministrativo”, osservano i due enti statali. Che poi vanno al contrattacco: “La vigente normativa – scrivono Ministero e Soprintendenza –consente, in situazioni di emergenza, la realizzazione di opere provvisionali per la salvaguardia del bene senza l’autorizzazione della Soprintendenza”. In sostanza, si rimprovera alla Partecipanza di non aver predisposto interventi di messa in sicurezza, in attesa dell’ok ai meno urgenti lavori di restauro. Peraltro, è anche vero che dalla Partecipanza avevano in precedenza spiegato che lavori di messa in sicurezza erano stati effettuati e che proprio questi avevano impedito che il crollo del tetto danneggiasse la biblioteca. Il rimpallo delle responsabilità, insomma, è iniziato. Intanto, la biblioteca resterà chiusa per precauzione fino a nuovo ordine.