L’Ispettorato del Lavoro, a seguito di controlli effettuati, ha rilevato irregolarità nell’appalto per lavori di facchinaggio. Nei guai un imprenditore marocchino titolare di un colorificio

Un appalto ‘fasullo’ per i lavori di facchinaggio, affidato dall’Amministratore Delegato di un colorificio del Distretto Ceramico ad una cooperativa di cui lui stesso era titolare. E’ finito nei guai un imprenditore marocchino individuato dai controlli del Nucleo Ispettorato del Lavoro, in collaborazione con l’Asl di Sassuolo, che hanno evidenziato l’attività illecita. L’uomo, tramite la cooperativa costituita ad hoc, aveva assunto cinque lavoratori a cui erano state affidati le mansioni di facchinaggio per l’azienda. Un’operazione proibita dalla legge italiana, che per casi di questo tipo prevede l’obbligo di una regolare assunzione da parte dell’azienda. La cooperativa, infatti, avrebbe dovuto non solo fornire la semplice manodopera, ma anche assumersi il rischio d’impresa ed essere completamente indipendente dall’attività che ne ha richiesto i servizi, in questo caso il colorificio. All’imprenditore è stata quindi comminata una sanzione di oltre dodici mila euro, a cui va ad aggiungersi una denuncia poiché dai controlli è emersa anche la presenza di un lavoratore in nero all’interno dei locali.