Questa mattina Carpi, il pensiero è andato al 19 luglio 1992. Le vittime di quella tragedia devono diventare un simbolo per i giovani impegnati a costruire il futuro dell’Italia

Se la gioventù le negherà il consenso, anche l’onnipotente e misteriosa mafia svanirà come un incubo.” Sì è aperta con la frase di Paolo Borsellino che guarda agli uomini del futuro, la commemorazione della strage di via d’Amelio. A Carpi nel piazzale della Meridiana, il pensiero è andato a quel tragico pomeriggio del 19 luglio 1992, quando un un’autobomba con 50 chili di tritolo esplose a Palermo uccidendo il giudice del pool anti mafia e cinque uomini della sua scorta. Durante l’incontro nella città dei Pio, si è voluto lanciare un messaggio ben preciso: Borsellino, deve essere per sempre un segno di speranza per i giovani che credono in un futuro migliore e per tutti gli uomini onesti che lavorando duro ogni giorno portano avanti il loro senso giustizia.

Interviste a: 

Milena Saina, Assessore alle Politiche Giovanili del comune di Carpi

Cinzia Franchini, Presidente nazionale degli autotrasportatori Cna