Fatturato vicino ai 2 miliardi: mai così alto, nemmeno negli anni pre-crisi. E Acimac ha un nuovo presidente: Paolo Sassi

I produttori di macchine per l’industria ceramica hanno di che brindare. Nel 2015 il settore ha registrato un nuovo record di fatturato: un miliardo e 980 milioni di euro. Un picco a cui non si era mai arrivati, nemmeno negli anni precedenti alla crisi: +2,3% rispetto al 2007, +8% rispetto al 2014. Nel panorama delle aziende c’è anche chi soffre, soprattutto tra quelle di dimensioni minori, che rappresentano la stragrande maggioranza del comparto. Ma il quadro complessivo è più che positivo. E va di pari passo con il boom degli investimenti delle imprese ceramiche. A tracciare il bilancio è Acimac, l’associazione che riunisce i produttori di macchine per l’industria delle piastrelle e che ha la sua sede nazionale a Baggiovara, vicino al cuore del Distretto sassolese. L’assemblea degli imprenditori ha eletto oggi il nuovo presidente, Paolo Sassi, numero uno della Bmr di Scandiano. Per il 2015 Acimac riscontra un buon andamento sia sul fronte italiano (+4,3%) sia su quello delle esportazioni, che valgono oltre tre quarti del fatturato totale e che crescono del 9%. L’export vola ovunque, ad eccezione di Cina e Iran. La Brexit, almeno per il momento, non preoccupa.

Intervista a Paolo Sassi, Presidente Acimac