Inizia una settimana fondamentale per la stagione del Carpi. Entro mercoledì la società dovrà scegliere quali diritti di riscatto far valere, ma al centro dell’attenzione c’è anche la questione stadio con il possibile ritorno al Cabassi

Il futuro prossimo del Carpi, la costruzione della squadra che cercherà di riconquistare la Serie A e il palcoscenico che ospiterà i biancorossi. Sono questi gli argomenti all’ordine del giorno in una settimana cruciale come quella che inizia proprio oggi. La dirigenza del club di Via Carlo Marx dovrà risolvere in questi giorni diverse situazioni ormai non più procrastinabili, su tutte quelle legate ai diritti di riscatto che, gioco forza, dovranno essere fatti valere entro la giornata di mercoledì. Se per quanto riguarda l’estremo difensore Colombi ed il centrocampista Crimi manca solo l’ufficialità, mentre per Cofie la discesa in Serie B è significata un quasi automatico ritorno al Genoa, ci sono ancora due situazioni che complicano il lavoro del ds Romairone. Sabelli e Verdi sarebbero due uomini decisivi nello scacchiere tattico di Castori per la stagione che verrà, ma le richieste dalla Serie A per loro non mancano e riscattarli costerebbe qualcosa più di quattro milioni di euro, cifra non propriamente trascurabili. Un paio arriveranno dalla cessione dell’estremo difensore Belec, mentre un altro tesoretto importante lo potrebbe portare un eventuale addio a Mbakogu che, però, non è una possibilità imminente. Parallelamente si discuterà anche di stadio. Se qualche settimana fa le possibilità di giocare al Cabassi sembravano quasi nulle, con la dirigenza biancorossa che ha già dichiarato il Braglia di Modena come proprio campo di gioco, ora le cose stanno cambiando. Il Comune di Carpi avrebbe fatto importanti passi avanti in aiuto del club al fine di trovare una soluzione almeno per i prossimi due anni, fino a che non scatterà l’obbligo di demolizione dei velodromi all’interno degli stadi italiani.