Al Gran Galà non solo i premi, ma la celebrazione dei vent’anni di attività

Grande festa ieri sera 16 giugno a Carpi per i 20 anni di Amo, l’Associazione Malati Oncologici nata da un’intuizione di Fabrizio Artioli, attuale direttore dell’Oncologia all’ospedale Ramazzini e Carlo Carapezzi, direttore della medicina interna dell’Ausl di Modena scomparso nel 2007 a seguito di un tumore.

Negli anni l’Amo di Carpi, che per impegno e numero di soci è la terza associazione di volontariato in campo medico su tutta la provincia, è divenuta una comunità, un intreccio di relazioni capaci di stare accanto alle persone condividendo la sofferenza della malattia ma anche il progredire della vita.

Ma è stata anche capace di fornire supporto concreto non solo nei servizi di trasporto e affiancamento ai malati ma anche ma attraverso numerose donazioni. Solo quest’anno una pompa ad infusione elettronica, due poltrone, una tomosintesi per il mammografo e una bobina per la risonanza magnetica, apparecchi che permetteranno di individuare precocemente i tumori e manterranno Carpi a livelli d’eccellenza in questo campo.