Con una sola lista ammessa al voto, quella del vicesindaco Paladini, o si raggiunge il 50% più uno degli elettori o arriva il commissariamento del Comune

O si raggiunge il 50% più uno degli elettori, o arriva un commissario prefettizio che si occuperà solo della gestione ordinaria del Comune, non potendo prendere nessuna decisione di pianificazione politica. E’ questo lo scenario con cui deve fare i conti Montefiorino a seguito dell’esclusione da parte del Tar della lista del leghista Stefano Corti, che ha comunque deciso di giocarsi l’ultima carta col ricorso al Consiglio di Stato. In caso di verdetto confermato, la lista di Maurizio Paladini (già alla guida del Comune dal 1983 al 1993 per la Dc e dal 2001 al 2011 per Forza Italia) rimarrà l’unica in corsa, e tutto si giocherà sulla partecipazione dei cittadini al voto. Paladini si presenta al voto con un gruppo profondamente rinnovato in cui, dell’attuale amministrazione, restano solo Antonella Gualmini, Medardo Donadelli e Andrea Guidi. Gli altri, a parte Aldo Giannasi che fu già in giunta in passato, sono tutti volti nuovi, con un’ampia presenza di giovani che puntano su progetti di crescita per il territorio.

Intervista a Maurizio Paladini, Candidato sindaco Civiltà Montanara