Prosegue fino a domani a Parma il campionato Mondiale della Pizza, la più longeva competizione internazionale tra pizzaioli

Quante pizze abbiamo mangiato nella nostra vita? Difficile stabilire un numero anche approssimativo, più facile invece calcolare quante ne siano state sfornate, ben più di 25 mila, dal 1992 anno in cui è partito il primo Campionato Mondiale della Pizza. Una sfida tra i maestri della pala, cresciuta a colpi di acqua, farina, pomodoro e mozzarella, testimone dell’evoluzione di uno dei piatti della tradizione italiana più apprezzati nel mondo. La kermesse di Parma coinvolge circa 35 nazioni, con più di 650 pizzaioli iscritti pronti ad esibire la propria arte davanti a quasi 7 mila visitatori. All’edizione 2016 che si tiene al Palacassa di Parma, è presente anche il modenese Luigi Pappacena.

Per il 25esimo anno della manifestazione sono state tante le novità proposte: 4 aree tematiche dedicate a specifiche ricette di pizza e primi piatti e 13 specialità tra gare di cottura e abilità. Anno dopo anno la professionalità del pizzaiolo è cresciuta così tanto da far diventare il prodotto un sinonimo di ricerca e alta cucina. Anche dall’estero l’evoluzione è stata notevole e fortunatamente i tempi della pizza con maionese e ketchup sembrano passati: oggi in tante nazioni è possibile trovare una pizza con la P maiuscola, cotta nel forno a legna e preparata ad arte.

Ai nostri microfoni Luigi Pappacena, Pizzaiolo