In una giornata di borsa positiva, con l’indice FTSE MIB che recupera lo 0,77% dopo i crolli dei giorni scorsi, Bper segna un ulteriore ribasso e chiude sotto la soglia psicologica dei 4 euro mentre la capitalizzazione scende sotto i due miliardi

In un anno il titolo della Banca popolare dell’Emilia Romagna  ha lasciato sul terreno il 50% del proprio valore, mentre la capitalizzazione della Banca è scesa ampiamente sotto i 2 miliardi di euro. A questi valori i soci che nell’estate 2014 hanno riposto la propria fiducia nel management, sottoscrivendo l’aumento di capitale a 5,14 euro per azione, si trovano ad aver perso oltre il 22% del proprio investimento. Di fronte alla difficile situazione in cui versano i soci, molti si aspettano da parte dei vertici aziendali che in quell’estate 2014 avevano predisposto e presentato il piano industriale, ovvero il Presidente Caselli e l’Amministratore Delegato Vandelli, un gesto di vicinanza e condivisione. Il Presidente Caselli, oltre alla propria pensione, nel 2015 ha percepito dal Gruppo Bper 450 mila euro di compensi. L’Amministratore Delegato Vandelli addirittura 1 milione di euro.

Il senso di responsabilità dovrebbe indurli a ridursi il compenso del 50%, almeno fino a quando il titolo non avrà recuperato il valore dell’aumento di capitale, pari a 5,14 euro. In questo momento di grande sfiducia dei risparmiatori nei confronti delle banche, è importante che i vertici dei principali gruppi bancari siano capaci di dimostrare di credere nei propri piani industriali e siano disponibili a sacrificare per primi una quota dei propri compensi, peraltro enormi, qualora i risultai aziendali non raggiungano gli obiettivi prefissati o comunque non vengano accolti positivamente dal mercato. Il nostro telegiornale continuerà a seguire nei prossimi giorni e fino all’assemblea questa importante campagna.