Marchionne brinda al successo della prima obbligazione del Cavallino. Il manager il 17 marzo sarà a Modena per inaugurare l’Anno Accademico dell’Università

L’obiettivo era raccogliere 500 milioni di euro. In poche ore sono arrivate richieste per 2 miliardi e mezzo. Un successo il primo bond lanciato sul mercato da Ferrari. L’operazione con cui il Cavallino Rampante punta a rimpolpare le casse ha conquistato gli investitori. Principalmente quelli specializzati nel ramo del lusso, piuttosto che gli operatori dell’automotive. L’obbligazione ha scadenza a 7 anni e prevede un tasso d’interesse dell’1,4% con pagamento di un cedola fissa annuale: il target è 500 milioni di euro, gli ordini dal mercato sono già arrivati a 2,7 miliardi. Si tratta del primo bond in assoluto nella storia della Ferrari, da poco sbarcata nel mondo della finanza con le quotazioni a Wall Street e Piazza Affari. La somma raccolta sarà dirottata per saldare parte dei debiti contratti dalla Casa di Maranello nell’ambito della separazione dal Gruppo Fiat. Ad oggi la Rossa ha un debito netto per complessivi 1,9 miliardi di euro. L’obiettivo del presidente Marchionne è arrivare al 2019 senza un euro di esposizione. Intanto, però, l’agenzia di rating Standard Ethics boccia Ferrari, ritenendo che vi siano “debolezze a livello di governance”. In sella da un anno, Marchionne sta trasformando il Cavallino da casa automobilistica a marchio del lusso. Delucidazioni sulla sua strategia gliele si potranno chiedere di persona la prossima settimana: giovedì 17 il manager italo-canadese sarà ospite d’onore a Modena all’inaugurazione dell’Anno Accademico dell’Università.