I profughi di Serra sono usciti dal programma di accoglienza. La decisione è stata presa dalla Prefettura a fronte delle gravi irregolarità riscontrate nel sopralluogo di sabato

Revoca delle misure di accoglienza e ospitalità con immediata uscita dal programma assistenziale. E’ quanto ha disposto ieri sera la Prefettura nei confronti dei cinque profughi che alloggiavano a Serra nella palazzina al civico 37 di via Divisione Tridentina, in pieno centro. La misura è stata presa dopo l’esame dei rapporti seguiti al sopralluogo congiunto effettuato sabato mattina da carabinieri, Ausl e Comune, dal quale era emersa una situazione igienico-sanitaria intollerabile, tale da condurre il vicesindaco all’emissione di un’ordinanza di sgombero. Oltre che della diffusa sporcizia, i profughi si erano resi responsabili di un’altra trasgressione ospitando nell’appartamentino del sottotetto due persone in più. Circostanze che avevano portato la cooperativa Caledos, responsabile dell’accoglienza, a chiedere alla Prefettura l’espulsione dal programma, che è prontamente arrivata perché, come hanno sottolineato gli uffici di viale Martiri, gli stranieri provenienti dal Gambia erano già stati richiamati più volte al rispetto delle condizioni di accoglienza, ma invano. Ora per queste persone cessa ogni beneficio economico derivante dal programma disposto dallo Stato all’interno delle operazioni umanitarie “Mare Nostrum” e “Triton”. Dovranno reggersi sulle loro risorse e su quelle di eventuali amici e conoscenti, ferma restando però la pratica in corso per l’ottenimento dello status di rifugiati che esclude la possibilità di espulsione dall’Italia.