Arrivano gli aiuti per le stazioni sciistiche dell’Appennino segnate da un inverno con pochissima neve

Verrà stanziato un contributo straordinario aggiuntivo rispetto agli 1.9 milioni già previsti nel bilancio 2016 per la qualificazione delle stazioni invernali e del sistema sciistico dell’Emilia Romagna. E’ quanto è stato deciso ieri in Regione in un incontro con gli operatori segnati da una stagione che sta creando grandissime difficoltà per la mancanza di neve e le temperature troppo alte che impediscono specie nei centri piccoli anche la produzione di quella artificiale. La riunione per discutere della situazione era stata richiesta al termine del summit generale tra i responsabili di settore che si era tenuto a Pavullo lo scorso 12 gennaio, dove prevalse la linea morbida e non quella di chiedere lo stato di calamità. Anche perché la principale stazione, quella del Cimone, è riuscita comunque a mantenere sempre una buona operatività, arrivando anche a weekend con 8mila persone, al di sotto della media delle stagioni d’oro ma comunque accettabili. Chiaro però che servono aiuti lo stesso, e  da Bologna hanno detto che i soldi arriveranno, anche se non è stato ancora possibile quantificarli. Si parla comunque di diverse centinaia di migliaia di euro che verranno incluse nella manovra di assestamento di metà anno, da suddividere poi tra i vari centri in base a una ripartizione interna. Ma altri soldi potrebbero arrivare dal rifinanziamento della legge 166 del 2002, che prevede risorse per gli impianti di risalita nelle regioni a statuto ordinario. Al governo verrà indirizzata apposita richiesta in merito, dopo che la misura è saltata nell’ultima legge di stabilità.