Individuato un africano: sarebbe stato lui a gettare il bimbo nel cassonetto dei rifiuti a Spezzano

Sarebbe stato un uomo di origine africana a gettare nel cassonetto dei rifiuti a Spezzano il bimbo partorito dalla nigeriana di 22 anni che domenica mattina si è presentata sanguinante al Policlinico di Modena. Secondo indiscrezioni, la Polizia avrebbe individuato di chi si tratta e ora l’uomo è nei guai, insieme alla madre del piccolo, il cui cadavere è stato trovato solo lunedì, in mezzo ai rifiuti. Una svolta importante, quella cui sarebbero  giunti gli inquirenti su una vicenda macabra che ha comunque ancora molti punti oscuri. Ieri in ospedale, la madre – che al nosocomio era arrivata con il cordone ombelicale ancora da tagliare – è stata interrogata per ore. Il nodo fondamentale da sciogliere riguarda se il bimbo, partorito dopo soli 6 mesi di gravidanza, è nato morto per circostanze naturali o se si è trattato di un aborto indotto oppure, ancora, se è stato gettato nel cassonetto quando era ancora vivo. Decisiva sarà l’autopsia, dalla quale si potrà dunque stabilire anche se l’ipotesi di reato sarà occultamento di cadavere oppure omicidio. Intanto gli inquirenti stanno cercando di ricostruire pure il momento dell’arrivo al Policlinico: la giovane madre è stata accompagnata all’ospedale da un uomo e una donna: un intervento che, da un lato, le ha salvato la vita, ma, dall’altro, visto che i due si sono presto dileguati, potrebbe far pensare a un coinvolgimento della coppia nel parto della giovane. Al momento non vi sono certezze che l’uomo – definito come il taxista – sia lo stesso che ha gettato il feto nel cassonetto.