Il DS del Carpi, Giancarlo Romairone, è atteso da un mese intenso di trattative, che dovrebbero portare a una decina di partenze e altrettanti arrivi. Una vera e propria rivoluzione che comincerà da difesa e centrocampo, i reparti più a corto di uomini

Dieci pedine nuove per completare la controrivoluzione cominciata a novembre. E’ questo il difficile obiettivo del mercato di gennaio del Carpi, che si affida al D.S. Romairone per cancellare le scelte estive di Sean Sogliano. Un compito al limite dell’impossibile per il dirigente genovese, che deve far collimare le esigenze del bilancio biancorosso, l’input di mandare via almeno una decina di giocatori, sostituendoli con altrettante pedine, e l’urgenza di dare a Castori da subito qualche innesto per rimpinguare una rosa che al momento è all’osso. Prima di tutto c’è da fare le uscite: dopo Iniguez, Gino e Wallace, già partiti, ci sono da piazzare gli altri partenti, da Wilczek vicino al Brondby, a Benussi che è stato proposto al Sassuolo in cambio di Pegolo, ma anche i vari Brkic, Spolli e Lazzari, operazioni però molto più complicate. Da lì partirà il maquillage biancorosso. Fra i pali, dove resterà il solo Belec, oltre a Pegolo, piace sempre il napoletano Rafael, ma occhio ad Agazzi, in uscita dal Middlesbrough. Difesa e mediana sono i reparti più a corto numericamente, dove Romairone conta di portare un paio di pedine già prima della gara di mercoledì con la Lazio. In difesa vicino l’ex Suagher, piacciono Strinic, Gazzola e Struna sulle corsie, mentre col Modena si è parlato di uno scambio Cionek-Lasagna. In mediana vicinissimo il bolognese Crimi, che dovrebbe essere il primo rinforzo assieme all’ex Mbaye, ora al Latina, ma non tramontano le piste di Dezi e Bolzoni, così come sulle corsie piacciono l’atalantino D’Alessandro e l’altro bolognese Falco. Poi c’è il rebus attacco: la sensazione è che uno fra i due solisti Matos e Borriello verrà ceduto, a quel punto restano in pole i nomi di Mancosu del Bologna e Falcinelli del Sassuolo, ma occhio ai baby Cerri e Monachello, monitorati dalla scorsa estate.