E’ morta dopo più di due settimane di agonia l’anziana di Montese investita il 9 dicembre da un’auto pirata alle porte del paese. E adesso per il 34enne di Pavullo alla guida l’accusa diventa quella di omicidio colposo

Non ce l’ha fatta Rosanna Bortolucci, l’85enne travolta da un’auto pirata alle porte di Montese. E’ morta ieri mattina all’ospedale Maggiore di Bologna, dove si trovava dalla sera del 9 dicembre in prognosi riservata per la gravità dei traumi riportati. L’incidente si era verificato praticamente di fronte casa sua: l’anziana (molto nota per essere stata maestra  per una vita a Montese e frazioni) stava andando a prendere la nipotina di 7 anni che era andata a catechismo, quando mentre attraversava la strada provinciale nella curva che circonda l’oratorio del Poggio, è stata investita da una Punto bianca guidata da un giovane che è scappato via. Immediati i soccorsi, che hanno disposto il trasporto a Bologna, dove la donna è parsa subito in gravissime condizioni, tanto da essere mantenuta in coma farmacologico. La situazione è precipitata ieri mattina, quando l’ex maestra si è spenta in ospedale. Lascia il marito Silvano Malavolti (a lungo dipendente comunale), i nipoti e pronipoti. Il funerale verrà celebrato domani alle 14.30 proprio all’oratorio del Poggio, a pochi metri dal luogo dell’impatto. L’investitore era stato individuato dai Carabinieri la sera stessa: ai militari che si sono presentati nella sua casa di Verica, il 34enne le cui iniziali sono P.I. (già noto per problemi con la giustizia) ha detto di essere scappato perché l’auto non era in regola con l’assicurazione e la revisione. La Punto era stata nascosta nella campagna di Montese e lui si era fatto accompagnare a casa da un amico. Già  denunciato a piede libero per fuga a seguito di sinistro stradale e omissione di soccorso, ora dovrà rispondere di omicidio colposo.